Le Terre di Arezzo

IL NOSTRO PATRIMONIO PAESAGGISTICO, STORICO E CULTURALE

Al paesaggio tipicamente toscano ricco di vigneti, oliveti coltivazioni di tabacco, castagneti e boschi, si aggiungono le bellezze artistiche e archeologiche che si incontrano lungo tutto il percorso. Quindi è vero che il profumo del vino sarà la nostra guida, ma allo stesso tempo saranno piacevoli delle variazioni: ecco allora il ruolo dei musei, dei programmi artistici o folcloristici, degli appuntamenti con la natura, delle visite ad altri tipi di aziende.

La Strada del Vino Terre di Arezzo attraversa il Valdarno caratterizzato da un incredibile varietà di paesaggi: ai filari di viti su terrazzamenti con muri a secco, borghi e castelli si contrappone un paesaggio lunare di buche ed escavazioni, lasciato in eredità dall’attività mineraria a cielo aperto. Il percorso prosegue poi nel cuore della Valdambra con antiche abbazie e borghi incastellati sulle colline di oliveti centenari.

Si parte da San Giovanni Valdarno, città natale del Masaccio e si va verso Montevarchi, da dove inizia il percorso naturalistico di Cavriglia: ai filari di viti su terrazzamenti con muri a secco, borghi e castelli si contrappone un paesaggio lunare di buche ed escavazioni, lasciato in eredità dall’attività mineraria a cielo aperto. Si continua verso Bucine, dove fra le sue colline si trovano castelli medioevali e piccoli borghi come la Torre di Galatrona e la Pieve di Petrolo. Pergine, ove dagli olivi centenari viene estratto l’ottimo olio extravergine di oliva e Civitella,  dalla cui  Rocca si gode un bellissimo panorama su tutto il Valdarno da un lato e sulla Valdichiana dall’altro; il castello di Cennina, l’antica Abbazia di Ruoti ed il borgo incastellato di Rapale. Da Ambra un altro itinerario: “la via di Montebenichi”, che attraversa un paesaggio collinare suggestivo e ricco di edifici rurali di rilievo e si giunge nella piazza con il castelletto restaurato in stile aragonese ai primi del ‘900. Si continua da Ambra verso l’antico Borgo di Sogna sulla strada provinciale 20, che, snodandosi tra i vigneti in direzione di Monte San Savino, costeggia lo storico Castello di Gargonza.

La Strada del Vino si snoda poi lungo la Valdichiana teatro di splendidi panorami, ricco bellezze artistiche, un viaggio nel tempo dagli albori della civiltà, con il mondo dell’antico popolo degli Etruschi, ai capolavori pittorici del Rinascimento, tra le estensioni di vigneti ed oliveti e tra le imponenti case leopoldine, che raccontano le storie di questa valle bonificata dal Granduca Leopoldo.

Da Monte San Savino ci si inoltra per la Valdichiana fino a Lucignano, con la sua caratteristica pianta a spirale, proseguendo verso Foiano della Chiana. Dopo una sosta al Tempio dell’Ammannati a Pozzo della Chiana, si prosegue per Marciano della Chiana, paese di antichissime origini, che conserva l’imponente mastio della Rocca. Si sale poi verso Cortona. Il turista, visitando la città di Cortona, oltre all’approccio immediato con le bellezze artistiche e con il paesaggio, potrà ripercorrere un viaggio nel tempo dagli albori della civiltà, con il mondo

dell’antico popolo degli Etruschi, ai capolavori pittorici del Rinascimento, visitando, oltre al Museo dell’Accademia Etrusca anche il Museo Diocesano, che custodisce pregevoli opere del cortonese Luca Signorelli e una stupenda Annunciazione del Beato Angelico.

Nel cuore della Valdichiana è possibile intraprendere un altro itinerario tra le estensioni di vigneti ed oliveti e tra le imponenti case leopoldine, che raccontano le storie di questa valle bonificata dal Granduca Leopoldo.

Continuando sulla strada statale Umbro Casentinese si incontra Castiglion Fiorentino, con la chiesa di S. Angelo del sec. XII, la chiesa di S. Francesco del sec. XIII, la bella piazza testimonianza del genio del Sangallo ed il Palazzo Pretorio, giungendo così ad Arezzo: città medioevale, circondata da colline di vigneti ed oliveti, sorge al centro di quattro vallate ricche di storia, di cultura oltre che di prodotti agro-alimentari di altissima qualità. Da ricordare la famosa Fiera dell’Antiquariato che si svolge nelle strade del centro storico ogni mese, numerosi monumenti artistici, dove spiccano le opere di Piero della Francesca, Giorgio Vasari e Andrea della Robbia solo per citarne alcuni.


Da Arezzo verso il Casentino risalendo l’Arno la valle, sinuosa all’inizio, si allarga poi in un perfetto anfiteatro appena mosso da dolci colline, fino ad arrivare nelle secolari foreste che coprono le montagne a nord della valle, dove è stato recentemente il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Ripartendo da Arezzo si prosegue verso la strada Provinciale Setteponti, che si snoda ai piedi del Pratomagno. I bei vigneti su terrazzamenti sono un esempio di perfetta armonia fra l’uomo e la natura. Sul percorso nei pressi di S. Giustino Valdarno si incontra l’incantevole borgo medioevale del Borro completamente ristrutturato; continuando il nostro itinerario, vicino a Loro Ciuffenna, si può ammirare la Pieve romanica di Gropina e visitare il museo di Venturino Venturi.

Percorrendo questo itinerario si avrà l’occasione di conoscere non solo i vini aretini, ma la gastronomia, la gente, l’ospitalità, le tradizioni, la natura, l’arte dalle quali emerge con evidenza l’alta qualità della vita nelle TERRE DI AREZZO.